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giovedì 18 dicembre 2008

A CLOCKWORK NIGHT (mechanical feelings)




Mi capita spesso di compiere gesti ripetitivi,meccanici.


Capita a chiunque.


Ognuno di noi ne porta il fardello,vive una vita sulla base di questo meccanismo psicologico interiore.


Non voglio soffermarmi sulle peculiarità degli stessi o cercare di capire se questo ripetersi continuo di pensieri-movimenti sia cosa normale o prossima alla sindrome maniaco-compulsiva.


Credo che,nel bene o nel male,siano reazioni dovute al bisogno di placare carenze momentanee,di appianare paure o ansie o ancor piu' semplicemente gesti di routine che compiamo per sopravvivere.


Ebbene,nella mia ricerca di pace e sicurezza interiore,compio un gesto ripetitivo ogni santa sera.


Semplice dal canto suo ma fondamentale per la mia persona emotiva.


Vivendo solo non riesco a chiudere occhio se non blocco la serratura della porta principale.


Paura comune è vero,ma pur sempre meccanismo di difesa psicofisica che ritengo fondamentale.


Quante volte ho ripetuto questa azione senza prestare attenzione alle sfumature meravigliose racchiuse in essa.


I gesti ripetitivi si sa abbassano la consapevolezza mentale,attivano delle sinapsi che alla mente possono sfuggire e di conseguenza far dubitare la persona di aver compiuto o meno tali gesti.


Mi trovo a letto,in stato di dormiveglia,sento il corpo che pian piano se ne va,come cullato dalle onde del mare in bassa marea.


Godo di questa sensazione di pace e aspetto il sonno.


Essendo un amante del nuoto e dell'acqua,cosa scontata visto la diretta influenza elementale del mio segno zodiacale,percepisco il benessere che il liquido vitale mi trasmette,procurandomi sensazioni di calore intenso e profondo.


Sento il sapore del sale sulle labbra,ne colgo il gusto e ne assaporo l'essenza pungente.


La sensazione di benessere dura troppo a lungo e mi rendo conto che il sonno profondo tarderà ad arrivare,lasciandomi la facoltà di gestire tale situazione.


Mi sollevo dal pelo dell'acqua,osservo l'orizzonte grigio e apparentemente autunnale;il vento sfiora la mia pelle bagnata in modo violento, ma non ho freddo...


"Io non sopporto il vento!" dico tra me e me ,e come per incanto questo se ne torna alle sue origini,lasciandomi in uno stato surreale di atmosfera stagnante.


Guardo il mio corpo,anche le gocce che prima scendevano celeri ora sono immobili,dense come perle preziose riflettono una luce di cui non ne percepisco la fonte ne l'origine.


Desidero bere,ho molta sete.


Immediatamente mi sento appagato,sento lo stomaco fresco,il liquido corroborante scendere nelle viscere.


Capisco immediatamente di essere in lucidità onirica,se così non fosse la mia mente mi avrebbe obbligato a destarmi da quello stato per soddisfare le mie esigenze fisiologiche.


Ma non succede.


Sento di essere in uno stato di coscienza eccellente e decido di non farmi scappare l'occasione per vivere questa esperienza profonda.


Ma che posso fare? So che non ho limiti in questo,che posso creare o disfare tutto in un secondo,di provare sensazioni a comando e liberare la mia fantasia su ogni aspetto della fisica intesa come forza universale.


Come prima cosa desidero volare: è quello che faccio maggiormente in questo stato,adoro perdere il contatto col terreno,amo la paura di non avere il controllo delle mia deambulazione primordiale.


In volo servirebbe ben poco usare le gambe....meglio usare la fantasia,questo ho imparato dalle mie esperienze precedenti.


L'approccio è sempre lo stesso: rincorsa con balzo robusto.


Il mio non è propriamente un volo ma bensì un grande salto di cui ho il controllo totale.


Mi muovo in esso,cabro,aumento quota o la diminuisco usando le mie reminiscenze da nuotatore.


La forza di spinta è così violenta che provo spavento,vedo la superficie del mare e della terra allontanarsi troppo velocemente.


Indirizzo il mio pensiero verso lo zenit e mi ritrovo a bramare di nuovo il nadir sotto di me.


Abbassando lo sguardo percepisco,trovando punti di riferimento indefiniti,il piano dell'orizzonte astronomico che mi fa da orizzonte artificiale e mi permette di riprendere serenità e stabilità mentale.


Proseguo parallelo alla linea orizzontale con quello che ritengo essere il mio corpo fisico e osservo di essere arrivato a destinazione.


Sono al mio paese,è buio e insolitamente silenzioso.


Ho timore e sento freddo,cerco rapidamente un punto conosciuto per orientarmi verso casa.


Un nuovo balzo e sono in volo ancora,questa volta però in modo piu' familiare e lento.


La densità dell'atmosfera mi penetra e mi impedisce movimenti rapidi facendomi tirare un sospiro di sollievo,mi ricorda la consistenza dell'acqua e mi permette una maggiore fruizione di movimenti,essendo un esperto nuotatore.


Vedo il mio appartamento da lontano e con calma mi appresto ad atterrare nel terrazzo che da alla camera da letto.


Istintivamente spingo la maniglia della porta per entrare e mi rendo conto che non era stata chiusa a dovere.


Questa considerazione fa nascere in me il dubbio di non essere al sicuro,di non aver chiuso la porta principale.


Il solo pensiero ed eccomi li di fronte ad essa.


La chiave è inserita.


Meccanicamente compio quattro giri della stessa in senso orario,come sempre.


Lo stupore non tarda ad arrivare! Ad ogni giro percepisco la fisica del meccanismo stesso,mi stupisco dell'odore che sento,ricordandomi un misto fra il sapore del ferro contenuto nel sangue e l'olio che si usa in officina per lubrificare.


Lo scattare della serratura rimbomba nelle mie viscere,lo sento nello stomaco e nella pancia...non ci posso credere!!!


Riprovo daccapo e tutto si fa ancor piu' intenso!


Di nuovo vengo pervaso da odori,sapori metallici,dai movimenti d'incastro dei componenti stessi...


Penso di aver condiviso l'essenza stessa della serratura,la sua naturale predisposizione all'ingranare perfettamente.


Ne ho percepito l'essenza stessa della sua creazione e ne sono diventato parte per un'istante.


Il desiderio di destarmi da quel sogno lucido è stato troppo forte per intrattenermi ancora e così ho aperto gli occhi.


Come un bambino stupito da quello che ha appena scoperto mi sono precipitato verso la porta,girando e rigirando per diversi minuti la chiave,ricercando quelle sensazioni appena provate.


Le ho riprovate tutte:dagli odori ai sapori,dal tonfo che crea il meccanismo quando si attiva alla densità dello stesso al momento dell'ingranare i componenti.


Che felicità e stupore!


Percepire che qualcosa è vivo al di fuori dall'energia che poniamo su esso mi ha reso inquieto!


Ma anche piu' consapevole,conscio che se comprendiamo qual'è la sua reale natura ne possiamo avere il controllo ed il privilegio sul funzionamento.


E come il meccanismo della porta,io vivo meccanicamente ma non passivamente, rassicurato in cuor mio dai quattro giri di chiave.....








4 commenti:

  1. ALTRO SOSPETTO......
    SONNAMBULISMO.
    NEI SOGNI, QUANDO LA MENTE E' VIGILE E NON SI LASCIA ANDARE DEL TUTTO...(NEL TUO CASO, LA PAURA DELLA PORTA CHIUSA IN QUANTO VIVI SOLO)
    SUCCEDE CHE NON SI CADE NEL SONNO COMPLETAMENTE MA UNA PARTE DI TE RESTA COSCIENTE CONTROLLANDO E RICORDANDO AL RISVEGLIO TUTTO QUELLO CHE E' ACCADUTO DURANTE LA NOTTE.
    E' UNO STATO DI DORMIVEGLIA DOVE SI REGISTRA E SI GESTISCE CIO' CHE LA MENTE PROIETTA.
    HAI PENSATO PURE A QUESTO?
    IN QUESTO SONO PIU' FERRATA...HO PASSATO L'INFANZIA A VAGARE LA NOTTE PER CASA.
    DICONO CHE POI NON SI RICORDA NULLA, MA SECONDO ME DIPENDE DAI SOGGETTI,DA QUANTO E' PROFONDO LO STATO DI SONNO E DAL MODO IN CUI TI RISVEGLI.
    (MIO MARITO SI E' SEMPRE STUPITO DEL FATTO CHE IO, PUR DORMENDO DI SASSO, LA MATTINA DOPO RICORDO SEMPRE ACCADIMENTI PER STRADA,INCIDENTI, RUMORI, PERSONE ETC...) COME SE AVESSI TRASCORSO LA NOTTE AFFACIATA ALLA FINESTRA....
    CERCA QUALCOSA ANCHE SU QUESTO!
    FAMMI SAPERE
    UN ABBRACCIO

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  2. Capisco i dbbi sul sonnambulismo.
    Da piccolo mi facevo qualche vaggietto furoi casa ma non reputo l'esperienza di stanotte a questo.
    Non lo so,è qualcosa che sento,cioè credo che riuscirei a distiguere le due cose.
    Dopo tutto il mio piu' grande dono credo sia proprio l'uso dell'astrale e del sogno lucido.
    Fidati,non era sonnambulismo....

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  3. ERA UN IPOTESI.....
    MI FIDO.....DEVI SAPERE CHE TENDO (PUR RICONOSCENDO IL PARANORMALE) PER DESTARE OGNI DUBBIO E RICOSCERE LA VERITA' ASSOLUTA DELLE COSE, A VALUTARE TUTTO IL POSSIBILE ESISTENTE, INOLTRE TI CONFESSO CHE LA TUA ESPERIENZA MI HA COLPITA PARECCHIO....
    GRAZIE PER APRIRTI COSI' TANTO, LO APPREZZO DAVVERO MOLTO.
    A PRESTO.

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  4. Grazie a te per dedicarmi tempo in questo mio percorso.
    Mi fa molto piacere.

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