Visualizzazioni totali

giovedì 7 luglio 2022

LUX - L'essere di luce e prime esperienze


 Ho sempre pensato di non appartenere a questo mondo,a questa realtà.

Credo capiti a tutti prima o poi di sperimentare questa sensazione...ma in quanti si pongono la domanda "e se fosse così?"

Le prime domande a riguardo,i primi dubbi,i primi turbamenti in merito a questa possibilità affiorarono in me in tenera età,tra un cartone animato giapponese e le battaglie con il Golion formato dai cinque leoni che lo compongono.

Da sempre ho avuto la coscienza di essere circondato da qualcosa di esoterico o meglio,dapprima,da qualcosa di "essoterico",variante dell'esoterismo che a differenza di quest'ultimo può essere comunicata anche ai non iniziati.

Nel ramo paterno della mia famiglia si è sempre un pò giocato con le pratiche occulte e volente o nolente mi ci sono trovato coinvolto ed incuriosito.

Capitava spesso di rubare di nascosto parole dette in conversazioni a me proibite,discorsi che ai più potrebbero risultare frutto di superstizione e ignoranza.

Crescendo mi sono reso conto che la superstizione e' il nome che gli ignoranti danno alla loro ignoranza (cit.)...quanto è fottutamente vero questo concetto.

I primi sentori di estraneità, di disagio verso la realtà che vivevo venivano dai sogni...sogni lucidi li potremmo chiamare, fasi oniriche che esulavano dalla classicità per intensità e coscienza che provavo durante queste esperienze.

Il primo ricordo di una coscienza totale all'interno della cosiddetta fase onirica posso collocarlo a circa quattro anni di età ed iniziò con una strana vibrazione lungo l'asse della spina dorsale per poi intensificarsi nella nuca e successivamente in ogni singola parte del mio corpo.

Ricordo una forma di paralisi totale,non dolorosa ne spaventosa...a quell'età i filtri mentali sono ancora poco sviluppati e certe situazioni ritengo siano ancora considerate normali dalla mente per la bassa influenza delle esperienze vissute.

La vibrazione lasciò il posto ad un vortice di colori che avvolgeva tutta la mia mente,tutto il mio vedere ad occhi chiusi,colori che sembravano usciti da un caleidoscopio,colori frammentati in migliaia di luci dalla forma a bastoncino che ruotavano vorticosamente attorno a quello che percepivo come il mio corpo ma che non vedevo ne percepivo come tale.

Ricordo un attimo di terrore,di smarrimento e senso di sbandamento...come una nave alla deriva che ha perso il timone...poi la probabile "incoscienza della coscienza" prese il sopravvento e tutto divenne più nitido e sereno...quasi dvertente...

Mi trovai immerso nel vuoto e nel buio dopo quella vorticosa caduta in un caleidoscopio impazzito.

Nessuna vibrazione,nessun rumore o sensazione tattile,nessun odore ne sapore.

Solo buio.

All'improvviso tutto si fece nitido,quasi "reale"...vedevo la mia camera come fossi sospeso a mezz'aria sopra il letto in cui giacevo.

Intravedevo piano piano la scrivania alla mia sinistra e il mappamondo sulla mensola.

Mi sentivo oscillare come immerso in un liquido ma non vedevo il mio corpo...non vedevo alcuna estensione del mio corpo fisico e nemmeno il corpo di me in stato di sonno nel letto...capii anni dopo la differenza tra viaggio astrale con visione del corpo fisico (collegato tramite cordone argenteo all'ombelico e viaggio astrale senza visione del corpo ne cordone) e del perchè di questa innata facilità nel gestire questi che impropriamente chiamavo sogni lucidi...

Piano piano percepivo che potevo spostarmi anche se la sensazione era quella di rimanere quasi a contatto con il soffitto e di non riuscire a scendere di quota ma con l'apertura mentale di un bambino compresi che se desideravo fare un movimento esso avveniva immediatamente saltando da una piccola distanza all'altra senza percepire uno spostamento da A a B...c'era solo il punto di partenza e quello di arrivo immaginato...ovviamente sempre all'interno della mia stanzetta.

E fu li che lo vidi per la prima volta...pensavo fosse un bambino,bambino poco piu grande di me,giallo luminiso con occhi neri e che ogni tanto assumeva la colorazione e la distorsione luminosa tipica di una tv anni 80 con segnale assente...ricordate i puntini bianco neri di una tv senza antenna? Ecco,uguale.

Se ne stava tra la scrivania e la porta di ingresso della camera,in alto a destra sul soffitto e nell'angolo...

Quello era un Lux,un essere di luce...imparai a conoscerlo e "riconoscerlo" lungo una vita di uscite dal corpo...

Ma questa è un altra storia e solo l'inizio di una acquisizione di coscienza e consapevolezza non ancora conclusa.



"Il misero Principe"

Scarpetta di cristallo da usare al "momento buono" , nascosta al posto giusto per "l'orario giusto"

Scarpetta delicata e fragile, immune ai terreni accidentati...scarpetta indispettita e pronta a rompersi sotto i colpi di passi indecisi.

La fragilità non sta nella scarpetta di cristallo ne nel terreno che calca, bensì nel principe che la calza alla principessa per ritrovare l'armonia del "gioco di sguardi"

Scarpetta che "colla d'oro giapponese" non può ricomporre se inavvertitamente compromessa...

Le mani forti che la calzano sono la ricompensa dell'attesa del "momento buono" e "dell'orario giusto".