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mercoledì 29 luglio 2009

Bolla di bambino


Vola la bolla di sapone,dipinta da mille sfumature e riflessi dello spettro solare,vola alta,poi plana e sembra stagnare,li,a mezz'aria...

Il bambino la guarda con aria sognante,colmo di mille interrogativi e dubbi sul suo strano moto,sul suo evolvere danzante alla mercè del vento,sorretta dalla corrente ancora amica...

Certo...amica,corrente leggiadra e violenta allo stesso tempo,sintesi di forze contrapposte che possono determinare il continuo sogno del pargolo o la sua delusione...

Il piccolo sa e in cuor suo spera nel viaggio sempre piu' lungo della bolla,attende con una malinconia ancora non provata la sua fine,la rottura dei legami chimici che la compongono,ma spera...

La speranza e la fantasia,il desiderio di sognare e di stupirsi...sentimenti e sensazioni che solo i bambini sanno cogliere...

Il vento cambia,la bolla prende quota e velocità e sembra voglia scomparire lassu' in cielo...sembra voglia raggiungere la salvezza,allontanarsi dal desiderio che il bambino ha duri per sempre...e per correnti avverse e per inconsistenza dello strato di sapone la bolla multicolore si dissolve,e con essa la gioia del pargoletto che,ancora con lo stantuffo fisso in mano,osserva incredulo il disciogliersi di un sogno,di un piccolo sogno da lui creato.

Quasi una lacrima solca il viso del nostro amato creatore di bolle quando un pensiero giunge dalla sua anima.....ricorda il nonno che disse che ogni bolla di sapone è come un fiocco di neve : per tanto bello ed effimero sia,rimarrà sempre unico e irripetibile...irripetibile come la gioia di aver creato con un soffio qualcosa di raro e privato,qualcosa che nasce dall'unione del soffio misto al desiderio dell'unicità da creare.

E ripensando a quel detto si asciuga la lacrima ed intinge di nuovo l'asticella nel sapone,conscio che starà per ricreare qualcosa di unico e irripetibile e il sorriso ritorna.

Noi siamo come bolle di sapone alla mercè degli eventi,qualche volta controllabili e qualche volta no,ma unici ed irripetibili...

Quel bambino si chiama universo e il nonno è l'amore universale...

Sanno benissimo che perderanno miliardi di bolle a causa della loro inconsistenza materiale ma sanno pure che ogni bolla ha riflesso una gamma di colori,ha assorbito un infinità di profumi e volteggiato nella libertà piu' assoluta e se ne rallegrano...

E così il ciclo continua,con il bimbo malinconico e lacrimante ma pronto a dare ad altre bolle la possibilità di godere di tanta bellezza...